Le 5 mete per lo sci esotico

Stufo delle Alpi e sei in cerca di località dove provare l’emozione dello sci estremo? Ecco i nostri consigli

Hawaii

Surf, spiaggie infinite, palme e ukulele. Dimentica le tradizionali Hawaii e prepara gli attrezzi per una sciata davvero fuori dal comune. Una soluzione per pochi arditi sia per i costi sia per l’ambiente da affrontare ma l’emozione che può regalare anche solo l’idea di sciare qui è senza paragoni. La meta è il vulcano Mauna Kea, sulla Big Island, che supera i 4.200 metri e ospita in vetta alcuni osservatori astronomici. Unico problema è che non ci sono impianti e solo una pista nera quindi occorre avere a disposizione una jeep con autista per salire in vetta. In una giornata gli esperti del locale sci club dicono che si possano fare solo 2-3 discese, ma vuoi mettere?

Marocco

Un’altra destinazione inaspettata ma già nota da anni agli sciatori e sciaplinisti più avventurosi. La catena dell’Atlante offre diverse soluzioni, dalla vezzosa Ifrane, paragonata alla Svizzera per il decoro, gli chalet e la pulizia delle sue strade, a 1.700 metri, sul Medio Atlante, a poco più di un’ora da Meknes, a Oukaimeden, la località più ambita e già meta degli scialpinisti di tutto il mondo, con un comprensorio di 20 km di piste e una stagione che, spesso già da novembre, si prolunga fino a tarda primavera. Qui, 76 km a sud di Marrakech sulla via per Ouarzazate, si scia oltre tremila metri e le piste ricordano i bei tempi andati sulle nostre Alpi: meno lavorate e non “grabbate”, selvagge e bellissime.

Dubai

L’ex villaggio diventato città internazionale in pochi decenni è il luogo delle sperimentazioni architettoniche più estreme. L’ultima arrivata è la nuova snow mountain che costerà quasi 5 miliardi di euro, per dotare l’Emirato di una “vera” montagna con piste da sci, cascate di ghiaccio, ice rink di pattinaggio, il tutto sotto una campana di vetro ed acciaio. La fine dei lavori non è ancora nota ma se sei impaziente puoi consolarti con il noto ski dome che compie dieci anni il prossimo novembre e funziona ancora a pieno ritmo con le sue 5 piste per un dislivello di 60 metri e 400 di sviluppo.

Georgia

Tra la leggenda di Prometeo e la realtà di una regione politicamente turbolenta il Caucaso offre le vette più alte d’Europa con gli oltre 5.600 metri dell’Elbrus che fanno impallidire le nostre Alpi. Preparati a una bella gita in auto su strade poco praticabili dalla capitale Tbilisi alla ski area di Gudauri lungo l’antica strada militare che porta al confine con la Russia. Soluzioni spartane e poco altro da fare oltre allo sci ma hai a disposizione 16 km di piste adatte a tutti con ampi spazi per lo snow board in un paesaggio che ricorda l’Oberland senza averne l’altezza e la severità. Si scia all’ombra dei monti Sadzele che da 3200 metri regala una neve sempre buona fino ad aprile inoltrato.

Corea

La Corea del Sud dovrebbe essere già conosciuta dai fan del grande sci dato che a più riprese ha ospitato la Coppa del mondo a Yong Pyong e a PyeongChang, nei monti Taebaek, 180 km a est di Seoul, 700 metri di quota. Inoltre Seoul si prepara ad ospitare le Olimpiadi 2018, per la terza volta “vista mare” dopo Vancouver e Sochi. A nord del 38° parallelo però non stanno a guardare e il leader Kim Jong-Un ha progettato una nuova località turistica, costruendo tutto ex novo e a tempo record. In vista di una maggiore apertura ai turisti occidentali è stato  inaugurato lo scorso inverno il Masik Pass resort. Pronto a richiedere il visto?

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