Estate. Sole. Spiaggia. Palla. La somma di questi elementi ci dà beach volley, la versione all’aperto della pallavolo con cui condivide le caratteristiche fondamentali e le regole (salvo qualche eccezione). A tutti sarà capitato di giocarci al mare ma quanti lo conoscono? Scopriamolo più da vicino.

06_16_beach02Storia
Nel 1895 l’americano William G. Morgan, direttore della Ymca di Holyoke, ha inventato il gioco della pallavolo indoor mescolando elementi presi in prestito dal basket, dal baseball, dal tennis e dalla pallamano. La nascita della versione da spiaggia viene fatta risalire a una quarantina d’anni dopo, intorno al 1930 a Santa Monica (California) dove per la prima volta venne trasferito il campo di pallavolo su sabbia e fu giocata la prima partita tra due coppie di giocatori. Nello stesso periodo lo sport sbarca oltreoceano in Palavas, Lacanau e Royan in Francia; vicino a Sofia, in Bulgaria; a Praga, nella Repubblica Ceca e a Riga, in Lituania. Si racconta anche che si sia giocato sulla sabbia anche sulle spiagge della Francia nel 1944 durante la seconda guerra mondiale in Normandia e in Bretagna!

Età e fisico
La formazione dei giocatori passa quasi sempre dalla palestra di pallavolo. Di solito i bambini non iniziano questo sport prima dei 6-7 anni, usando un pallone specifico più leggero di quello normale, quando si ha già una buona manualità per essere in grado di gestire la palla. Di sicuro una caratteristica fisica fondamentale è l’altezza ma, come nel basket, anche qui c’è spazio per tutti, l’importante è essere reattivi e ben coordinati perché il gioco può essere molto veloce. Da un punto di vista tecnico pallavolo e beach volley sono molto complessi ma per divertirsi basta adattare il proprio standard di gioco e possono essere praticati da tutti, mentre da un punto di vista fisico sono sport abbastanza sicuri dato che l’assenza di contatto con l’avversario minimizza il rischio di infortunio. Nella versione da spiaggia la superficie sabbiosa agisce in duplice modo: da una parte è in grado di ammortizzare le cadute durante la fase di ricezione e ricaduta del salto a rete, rendendo inutili gli equipaggiamenti protettivi come le ginocchiere o i paracolpi da gomito, dall’altra aumenta però il coefficiente di difficoltà del gioco. Correre e saltare sulla sabbia comporta infatti un dispendio energetico non indifferente da parte di tutti i giocatori.

06_16_beach03Il gioco
La cosa più difficile da trovare è una rete! Per il resto basta fissare un perimetro che definisce l’area di gioco. Data la sua ampia diffusione anche in città e centri sportivi che non hanno la spiaggia, con l’allestimento di campi ad hoc ormai si può praticare il beach volley anche in montagna o aperta campagna. La grande differenza rispetto alla pallavolo per quanto riguarda la tecnica di gioco è che le squadre sono composte da due e non da sei atleti, pertanto questi devono essere potenziali giocatori universali così da ricoprire a rotazione ogni ruolo che potrà essere loro richiesto (battuta, ricezione, alzata, schiacciata). Lo scopo ultimo è quello di far cadere la palla nel campo avversario e ogni squadra ha a disposizione da uno a tre passaggi interni (strutturati in ricezione, alzata, schiacciata) per creare uno schema di attacco. La partita si svolge al meglio dei tre set adottando il sistema del rally point system per l’attribuzione del punteggio con i primi due set ai 21 punti ed eventuale tie-break finale ai 15 punti.

06_16_beach04Alcuni esercizi
I movimenti che si fanno durante una partita sono pochi e ripetuti a grande ritmo e velocità: salti in alto, movimenti veloci, affondi… ecco quali sono gli esercizi che fanno per te per migliorarsi. Il primo esercizio prevede di distendersi a terra in posizione prona ed isometrica, poggiando sui gomiti e sulla punta dei piedi, realizzando quindi una linea retta immaginaria. Tieni la posizione per 30 secondi, quindi rilassate la muscolatura. Il secondo esercizio che puoi fare per tonificare le cosce è quello dello squat con salto verso l’alto, un esercizio che le renderà anche molto più forti, e ti permetterà di saltare più in alto dei tuoi amici. E poi ancora esercizi per gli affondi (sia frontali che laterali) con l’ausilio di manubri non eccessivamente pesanti per dare maggior forza alle tue gambe; scatti veloci per migliorare la tua reattività ed intercettare la palla. Infine per migliorare la tenuta di ginocchia e caviglie, entrambe molto sollecitate, disegna una linea a terra e posizionati da una parte della riga, in posizione eretta e con la schiena dritta e salta a destra e a sinistra della riga 30 volte per 3 serie.

Altri esercizi
Tipo di movimenti e superfice rendono questo sport piuttosto dispendioso e spesso la tenuta fisica è più determinante sul risultato rispetto alle capacità tecniche. Un esercizio molto utile per migliorare questo aspetto è quello relativo allo spostamento laterale con resistenza elastica che può essere svolto tranquillamente a terzine, con due giocatori di difesa e uno di attacco. I due giocatori saranno collegati tra loro da una resistenza elastica LoopBand, quando il giocatore di destra, andrà ad eseguire lo spostamento, il giocatore di sinistra sarà costretto a mantenere una posizione di caricamento (semi-squat) per mettersi in condizione di tenere il baricentro basso ed evitare di essere spostato dalla forza di inerzia data dalla resistenza elastica. Questo tipo di esercizio prevede uno spostamento poco più ampio di un paio di metri dalla posizione di partenza. L’unica accortezza da osservare è che l’elastico sia appoggiato nella zona del bacino, e non sulla zona lombare, in quanto caricherebbe in modo sbagliato la schiena. Un altro esercizio suggerito serve per migliorare il controllo dell’alzata, uno dei gesti tecnici fondamentali soprattutto perchè, rispetto alla palestra, si gioca in condizioni climatiche complicate da vento, sole, pioggia… Il giocatore a rete viene sottoposto ad una serie continua di alzate intervallate dai classici spostamenti che il gioco prevede, cioè, salto a muro, ricerca della palla, che in questo caso viene buttata in aria dal compagno, ma che durante il gioco verrebbe difesa e per finire con il gesto tecnico dell’alzata.

Noi ti abbiamo dato solo una spolverata su questo gioco, ora tocca a te approfondire e sfidare gli amici su un campo sabbioso. Come ultimo consiglio ti suggeriamo di tutelarti da eventuali infortuni sottoscrivendo qui una polizza Multisport.