Si gioca in cinque contro cinque e vince chi fa più canestri. Semplice, no? Effettivamente… no! La pallacanestro riserva molte più sorprese di quanto si pensi!

Storia

La pallacanestro fu creata da un solo uomo: il dottor James Naismith, professore di educazione fisica canadese. Nel 1891 Naismith lavorava presso la YMCA International Training School di Springfield, nel Massachusetts. Gli venne chiesto di trovare uno sport che potesse tenere in allenamento durante la stagione invernale i giocatori di football in alternativa agli esercizi di ginnastica.

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Ispirato al gioco canadese duck-on-a-rock, il Basketball vide la luce il 15 dicembre 1891, regolato da tredici norme, con un cesto appeso alle estremità della palestra del centro sportivo e due squadre di nove giocatori. Il nome del gioco fu coniato da uno degli allievi di James Naismith, Frank Mahan, dopo che l’inventore aveva rifiutato di chiamarlo Naismithball. Il 21 dicembre si disputò la prima partita della storia della pallacanestro. Il 15 gennaio 1892 Naismith pubblicò le regole del gioco: è la data di nascita ufficiale della pallacanestro. La prima partita ufficiale venne disputata in nove contro nove il 20 gennaio e terminò 1 a 0 grazie al canestro di William Richmond Chase. Il canestro fu applicato all’altezza della tribuna, come canestro usavano un cesto di vimini e quando la palla entrava si usava una scala per riprenderla.

Lo sport divenne popolare negli Stati Uniti in brevissimo tempo, cominciando subito dopo a diffondersi in tutto il mondo, attraverso la rete degli ostelli YMCA; gli allievi di Naismith divennero missionari e mentre viaggiavano nel mondo per portare il messaggio cristiano, riuscivano a coinvolgere i giovani nel nuovo gioco.

Fu aggiunto al programma olimpico in occasione delle Olimpiadi di Berlino 1936 (anche se vi era stato precedentemente un torneo di pallacanestro durante le Olimpiadi di St. Louis 1904, non riconosciuto ufficialmente dal CIO). In quell’occasione, Naismith consegnò la medaglia d’oro agli Stati Uniti, che sconfissero in finale il Canada.

Nel 1946 nacque negli USA la National Basketball Association (NBA), con lo scopo di organizzare le squadre professionistiche e rendere lo sport più popolare. Nel resto del mondo, la diffusione si incrementò con la nascita della Federazione Internazionale Pallacanestro nel 1932. In Europa, la pallacanestro ebbe una particolare risonanza e soprattutto l’Unione Sovietica fu lo stato che riuscì a competere a livello internazionale alla potenza degli Stati Uniti.

Varianti

A causa della sua popolarità, la pallacanestro ha dato vita ad altri sport, simili in linea generale ma diversi per quanto riguarda le regole di gioco. Già nei primi anni di vita, il gioco di Naismith fu adattato da Senda Berenson per le donne. La differenza principale consisteva nella posizione delle giocatrici, che venivano ripartite in tre zone del campo dalle quali non potevano spostarsi. La variante femminile si evolse successivamente nel basquette, chiamato anche 6 on 6 basketball, e nel netball. Il primo non è più ufficialmente praticato dagli anni novanta, il secondo è ancora diffuso soprattutto in Oceania.

Una variante che ha avuto un grande seguito è il basket in carrozzina, sport paralimpico. Le regole sono molto simili, le differenze risiedono in alcune infrazioni: non è consentito sollevarsi dal sedile della carrozzina, avanzare con la palla senza palleggiare dopo due spinte e sollevare da terra contemporaneamente le due ruote posteriori con la palla in mano. È gestito dall’International Wheelchair Basketball Federation.

Variante particolare è quella della pallacanestro giocata 3 contro 3, a cui prendono parte due squadre da tre giocatori in campo ciascuna. Si gioca a metà campo. Un esempio in Italia è il torneo nazionale Join the game per le fasce d’età under 13 e under 14.

Altre varianti sono: il korfball, popolare per la possibilità per uomini e donne di giocare insieme; il beach basket, che si gioca sulla sabbia senza poter palleggiare; lo streetball, che solitamente si gioca nei playground o comunque all’aperto; il waterbasket, che si gioca in piscina e combina la pallacanestro con la pallanuoto il 21, il cui scopo è raggiungere 21 punti.

Esiste anche lo Slamball: in questa variante della pallacanestro bisogna portare la palla nel canestro avversario saltando su un tappeto elastico. Per proteggersi da eventuali urti causati dalle acrobazie i giocatori portano delle protezioni adeguate. I canestri in schiacciata valgono tre punti, così come quelli effettuati dal di fuori dell’area; gli altri ne valgono due.

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